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 LAB

PHONÈMA

rassegna

“PHONÈMA” è un progetto culturale e sociale che nasce dall’urgenza di ricreare, nella città di Roma, un luogo e auspicabilmente una realtà di condivisione ed interscambio artistico attorno alle innumerevoli tematiche che costellano l’universo dell’arte sonora contemporanea, con particolare focus sulle prassi di produzione, ricerca e sperimentazione proprie dell’arte tecnologica.

PHONÈMA coinvolge artisti che trovano nell’approccio e nell’utilizzo delle tecnologie, non solo il loro mezzo di creazione ed espressione, ma soprattutto la propria estetica e pratica, in una prospettiva bidirezionale di utilizzazione ed ispirazione tipica di innumerevoli figure artistiche degli ultimi cento anni almeno.

Una prima tornata di tre incontri nei mesi di ottobre (10), novembre (14) e dicembre (19), all’interno della sala cinema del c.s.a. Brancaleone ospiteranno rispettivamente Simone Pappalardo, Franz Rosati e Ivan Macera
Gli artisti si apriranno dapprima al pubblico con un talk informale che graviterà attorno ai loro approcci e rapporti con la tecnologia all’interno dei processi estetici e creativi della loro pratica artistica. Seguirà una cena nel foyer antistante con selezioni musicali a cura di DIACRONIE per poi concludere con una performance dell’artista invitato.

PHONÈMA  I  w/  Simone Pappalardo
VERTIGINE DELLA DISTANZA

10-10-2024

“Il suono, e in particolare il timbro, è ciò che maggiormente segna la nostra esperienza del mondo e la formazione delle nostre memorie. Nonostante sia difficile da catalogare con precisione, questa complessità apre spazio per un'indagine personale e sociale. L'incontro propone un viaggio nel timbro e nelle pratiche per crearlo e modificarlo, promuovendo una riflessione critica sull'uso delle tecnologie nella composizione e nell'ascolto. Partendo dall'esperienza della performance “Vertigine della distanza”, si esploreranno nuove forme di coscienza timbrica, libere dalle convenzioni dell' “alta fedeltà”.

Vertigine della distanza esplora il fenomeno del miraggio con riprese in campi lunghi in ambienti marini, catturando corpi distorti dalla rifrazione. Il suono live, creato con strumenti autocostruiti e algoritmi non lineari, riflette l'incertezza visiva, usando imperfezione e bassa fedeltà come elementi chiave.
Video di Salvatore Insana.

Simone Pappalardo
Compositore, performer e artista attivo nel campo dell’improvvisazione, della nuova liuteria, della sound art e della composizione elettroacustica.
Suoi lavori sono stati presentati in diversi festival internazionali, fra cui: Philharmonie Luxembourg, Huddersfield Contemporary Music Festival, Musicacoustica (Pechino), Museo MACRO di Roma, Buenos Aires Globe Theater, Museo MAMbo di Bologna, Les Amplitudes (La Chaux-de-Fonds), Ars Electronica di Linz.
Ha inoltre collaborato con artisti come Mauro Lanza, Andrea Valle, Ensemble Alter Ego, Giancarlo Schiaffini, Mederic Collignon, Jean Francois Laporte, Alvin Curran, John De Leo, Walter Prati, Ra Di Martino, Mario Bertoncini, GIPI, Ascanio Celestini, Valerio Magrellie molti altri.
Insegna musica elettronica e informatica musicale nei conservatori italiani e Sound Design alla Rome University of Fine Arts.

PHONÈMA  II  w/  Franz Rosati
DATALAKE:ZERO:AV

14-11-2024

“Le intelligenze artificiali e digitali sono strumenti ideali per rappresentare una realtà complessa, fatta di verità simultanee. Durante il talk verranno esplorati workflow di progetti come Datalake, Distaintia, Latentscape e Machine & Structure, nati da una ricerca che descrive il collasso della realtà e paesaggi inesistenti. Si discuterà di come le tecnologie digitali e generative permettano di creare narrazioni influenzate dall'eccesso di informazioni e stimoli visivi e sonori, che possono diventare concerti audiovisivi, installazioni o altre forme artistiche innovative”.

"DATALAKE:ZERO:AV è un concerto audiovisivo che combina suoni in trasformazione e immagini generate dall'IA per evocare la lotta tra natura e tecnologia. Automobili, architetture e disastri naturali si fondono in un organismo vivente, creando un flusso di forme naturali e meccaniche. Le immagini fluttuano, immerse in un ambiente percettivo incerto e pericoloso. La realtà si trasforma in un flusso di universi visivi e linee temporali mutevoli, con prospettive alternative che invadono lo spettatore. Tutto si disassembla e riassembla, offrendo un'osservazione complessa di ciò che è reale, possibile e impossibile."

Franz Rosati

Sviluppa la sua produzione artistica attraverso tecnologie digitali personalizzate, software e ambienti di programmazione per la generazione di suoni, AI, immagini in movimento ed ambienti 3D. Tutte le opere sono progettate per incarnare forme diverse che spaziano dal concerto audiovisivo dove prevale l’impianto narrativo ed il suono contribuisce ad amplificare la dimensione cinematografica, arrivando alle stampe ed alle video-installazioni in spazi pubblici e gallerie dove emerge invece la natura contemplativa. Progetti quali Distantia, Sorvoli, Latentscape, Map of Null and Machine & Structure sono stati presentati in importanti festival e contesti internazionali come ACT Asian Culture Center, Sonar Barcelona, Videocittà, Les Bains Numerique, ADAF, Ohm Berlin, RomaEuropa Festival, e sono presenti sulle più importanti piattaforme di arte digitale come Sedition, Artpoint, NIIO, ReasonedArt, FRM. E’ inoltre impegnato come docente di Multimedialità presso il Conservatorio Vivaldi di Alessandria, Sound e Media Design presso lo IED Istituto Europeo di Design di Roma, ed in passato presso UNIRSM ed altre istituzioni, scuole ed università.

PHONÈMA  III  w/  Ivan Macera
NEON CHRONOS

19-12-2024

“Il talk esplora la mia idea estetica di riciclo e l'approccio performativo al suono. Gli oggetti recuperati collegano il contesto esterno al processo artistico, evidenziando il potenziale sonoro e visivo dei materiali di scarto quotidiani. L’interesse per vecchi dispositivi tecnologici nasce dalle possibilità meccaniche e timbriche che offrono. Smontare questi oggetti consente un recupero minuzioso di componenti come bulloneria, cavi e motori elettrici, che vengono riorganizzati e riassemblati per creare nuovi significati visivi e musicali, in un processo che riflette uno scopo artistico chiaro”.

"Neon Chronos è un live elettroacustico che esplora il tempo e le possibilità del rumore. Utilizza hard disk modificati per generare errori sonori, luci al neon, floppy driver, walkman, motorini elettrici e un basso aumentato. Tutti i dispositivi producono suono attraverso la rotazione, creando un flusso timbrico circolare che invita a fermarsi e riflettere, aprendo nuove dimensioni sonore".

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Ivan Macera

Sound artist, percussionista e docente, fonda la sua ricerca sulla sperimentazione e improvvisazione. Attualmente, si concentra sulla progettazione di dispositivi sonori elettroacustici ed elettromeccanici, strumenti autocostruiti da materiali di scarto, utilizzati in performance, installazioni ed educazione. Dal 2016, esplora il suono della pietra con il progetto “Diagenesi”, esposto in eventi nazionali e internazionali. Ha partecipato a festival e rassegne come Danae Festival, Inequilibrio Festival, Teatro Akropolis, Teatri di Vetro, Sharjah Art Foundation, CADAF, Music&MilesV Tour USA, Atina Jazz Festival, e Auditorium Parco della Musica di Roma.

 

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